U zitë e a zitë


Grazie alla nostra maestra Floriana Di Iorio, in rappresentanza dell’Associazione “Amici di Padre Pio”, abbiamo assistito sabato e domenica ad un evento non solo caratteristico, originale ma anche straordinario. Si è rievocato un matrimonio d’altri tempi, quando le “promesse spose” portavano la dote, il corredo, “i Pann”, a casa dello sposo; quando venivano sfoggiati i vestiti della festa, quando veniva servito il liquore riservato alle grandi occasioni: “il rosolio”, rigorosamente fatto in casa. Una rievocazione che ha portato nei vicoli del nostro paese una “marea di gente”, sopraggiunta anche dai paesi limitrofi per assistere all’evento, una manifestazione che ha coinvolto tutti i cittadini di tutte le contrade sanfelesi, da Santa Filomena a Nocicchio, che per una volta senza rivalità, senza lotta di quartiere, hanno collaborato uniti dall’entusiasmo. Così, tutti pronti a ripulire vecchi locali, chiusi da tempo, per trasformali nelle abitazioni degli sposi. Tutti pronti a fornire antichi arredi e dimenticati suppellettili, tutti a cucinare i piatti tipici che venivano serviti agli sposi ed ai loro invitati, nello splendido scenario di Piazza Nocicchio.
Il successo, ha ripagato la maestra Floriana per l’iniziativa, l’entusiasmo e l’impegno profusi. Non è certo una novità per la nostra maestra visto il successo che ha ottenuto anche in occasione dell’organizzazione della “via Crucis”, messa in scena in occasione delle festività pasquali. La riuscita di questa manifestazione ha ripagato giovani ed anziani per il lavoro svolto, per l’entusiasmo con il quale hanno aderito all’iniziativa. E’ stato un turbinio di voci,di  musiche suonate dai tradizionali “sunett”, di canti e balli popolari: un intero paese in festa. La nostra maestra Floriana, mi piace chiamarla così, ancora una volta ci ha insegnato come si può dar vita ad un paese, come si possono far riemergere antiche tradizioni conservate, finora, solo nei cassetti della memoria dei nostri nonni, come si rende un popolo protagonista di un evento e non solo spettatore.
Mi auguro che questa sia la I^ e non l’unica edizione de “u zite e a zite”.

Grazie maestra Floriana

zita  gente

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

7 + 4 =