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Si è giunti, come era prevedibile al capolinea di questa vicenda, che con un’ordinanza di sgombero recapitata alla signora ABARNO ANGELA MARIA per il rilascio dell’immobile prefabbricato occupato ha toccato il fondo, mettendo da parte il senso di civiltà, che oltre alle “PONDERATE VALUTAZIONI” e alla “SPENDITA DI POTERE DISCREZIONALE” dovrebbe far parte anch’esso della pubblica amministrazione. Alla luce dei fatti, mi sono resa conto che non è così.
“PERSEGUIRE I MEDESIMI OBIETTIVI” (questa concomitanza la ritroviamo spesso negli affari di questo paese), mi riferisco all’amministrazione comunale e alla cooperativa sociale “UN SORRISO PER TUTTI” non significa CALPESTARE i diritti di un’altra persona per giunta anziana e anch’essa inserita nel quadro della “TERZA ETA’ “, che dovrebbe essere un traguardo sereno. Alla soglia di quasi 77 anni, mia madre, io e la mia famiglia, consapevoli di essere nel GIUSTO e vivendo la propria esistenza nel rispetto per gli altri, abbiamo dovuto subire l’onta di essere trattati come la peggior feccia di questa comunità. In ossequio a tutte le leggi elencate nell’ordinanza, noi siamo cittadini che hanno SEMPRErispettato la legge, pagando le tasse e non entrando mai in contrasto con nessuno. E’ il modo scorretto e altezzoso con cui si attua “L’ESERCIZIO DEI POTERI”, il poco tatto, le decisioni sbagliate, che da una parte favoriscono soggetti in preda ad atteggiamenti poco galanti per raggiungere i propri scopi, mettendo le mani dappertutto e dall’altra parte inevitabilmente danneggiano altre persone che con questo“POTERE ASSOLUTO” non hanno nulla a che vedere, ma si trovano coinvolte e schiacciate. Nel corso degli avvenimenti che si sono susseguiti mi è stato detto (pure essendo la parte lesa) di saper fare solo determinate cose. Non penso che difendere le persone care (senza avere nessun altro “INTERESSE”) da abusi e sopraffazioni sia disdicevole, anzi dovrebbe essere motivo di orgoglio per ogni figlio verso il proprio genitore. Non sono stata abituata ad elargire COLPI BASSI a destra e a manca per farmi spazio nella vita a danno degli altri. Non fa parte del mio vivere quotidiano e non lo ACCETTO. Leggere parole come ORDINA, DISPONE e AVVERTE riferite ad una persona inerme quale mia madre, danno la sensazione di avere di fronte uno scenario di OPPRESSIONE e ONNIPOTENZA. La gratificazione che solleva lo spirito è quella che purtroppo per CHI ORDINA, DISPONE e AVVERTE non esistono ancora fortunatamente per chi si trova in queste circostanze ORDINANZE DI SGOMBERO PER IL LIBERO PENSIERO, altrimenti ci saremmo dovuti difendere anche da queste avversità. Se c’era davvero l’intenzione da parte dell’amministrazione comunale di fare ORDINE in tutta questa confusione e in questa disparità di trattamenti le ordinanze di sgombero dovevano essere recapitate non solo agli inquilini di quella struttura (che ora deve rientrare nella piena disponibilità della pubblica amministrazione e della cooperativa sociale “UN SORRISO PER TUTTI”) ma a tutti quei cittadini che realmente occupano gli alloggi ABUSIVAMENTE (proprietari di abitazioni ristrutturate, acquistate e chi più ne ha più ne metta).
Facendo mente locale e ricordandoci dei TITOLI CHIEDO: “SE MIA MADRE NON HA TITOLO PER OCCUPARE L’ALLOGGIO, QUESTE PERSONE QUALI REQUISITI O PRIORITA’ HANNO RISPETTO AGLI ALTRI? DOV’E’ FINITO IL PRINCIPIO FACENTE PARTE DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA CHE “LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI? NELLA NOSTRA COMUNITA’ NON ESISTE. E’facile, molto facile adottare il semplicismo nei modi di essere e di porsi. Personalmente credo che quanto ci sia una problematica da affrontare e risolvere, soprattutto quando si ricoprono cariche pubbliche e si presenta una situazione come quella che stiamo vivendo non bisogna voltare lo sguardo dall’altra parte. NON E’ DA UOMINI, NON E’ CONVENIENTE E SINCERAMENTE NEANCHE LODEVOLE. All’inizio di questo capitolo, quando chiedevo spiegazioni su quello che stava accadendo e su quello che si intendeva fare, mi è stato sempre risposto che non c’era nessuna preoccupazione e che l’intenzione di realizzare una CASA FAMIGLIA PER ANZIANI nella struttura dove abita mia madre era solo UN’IDEA tra le tante.
Con grandissima delusione ho scoperto, andando avanti che era stato già tutto pianificato e deciso da tempo, senza riguardo per nessuno. Ricredersi su valori come l’amicizia, i legami di parentela, la stima e il rispetto può essere devastante, ma allo stesso tempo può rafforzare la personalità e il carattere. Sono stata messa di fronte a commenti, opinioni e consigli gratuiti su questa storia, che hanno veramente del nefando per la qualità e il modo di espressione. Persone che solo per il gusto (privo di sanissima buona educazione) di dire la loro, si atteggiano a PADRONI DEL MONDO e che l’anziana signora, scaraventata in tutto questo, suo malgrado, deve lasciare libero il locale occupato senza mezzi termini. Oppure che si devono stringere i tempi per iniziare i lavori sulla struttura e quindi “L’INTRALCIO DEVE ESSERE RIMOSSO SUBITO”. Ho deciso “SOLO ED ESCLUSIVAMENTE” per la salute mentale e fisica di mia madre che è stata già sottoposta a dura prova di mettere la parola FINE a questo bruttissimo incubo. Dimostrando di saper fare ben altro, abbiamo finalmente con grandissimo sacrificio, spirito di abnegazione e orgoglio trovato una soluzione definitiva per lei, concretizzando quello che ci eravamo prefissati da tempo. NON DIMENTICO quello che è stato fatto e il disagio che abbiamo dovuto fronteggiare. Nella mia vita ho vissuto situazioni peggiori, guardando sempre in faccia la realtà delle cose e senza mai nascondermi dietro ai problemi. Alle persone della TERZA ETA’, che saranno i destinatari di questa “nobile iniziativa di rilevante utilità sociale e di superiore interesse pubblico” auguro tutto il bene possibile, che avrei voluto fosse stato destinato anche ad un’altra “PERSONA ANZIANA”.
“Risposte concrete assistenza e ospitalità” non rimangano “parole vane”, ne risponderanno le coscienze. Agli ideatori del progetto, alla Pubblica Amministrazione e alla cooperativa sociale UNSORRISO PER TUTTI auguro un buon lavoro e spero che possano dormire sonni tranquilli, quelli che non ho potuto fare io purtroppo in questa calda estate 2007. A volte scegliere di placare gli animi, invece di proseguire con alterigia e provocazione può essere molto più salutare ed espiatorio per tutti. “DIO E’ PIU’ RIGOROSO DEGLI UOMINI, MA PIU’ INDULGENTE” (Manzoni)
“PERSEGUIRE I MEDESIMI OBIETTIVI” (questa concomitanza la ritroviamo spesso negli affari di questo paese), mi riferisco all’amministrazione comunale e alla cooperativa sociale “UN SORRISO PER TUTTI” non significa CALPESTARE i diritti di un’altra persona per giunta anziana e anch’essa inserita nel quadro della “TERZA ETA’ “, che dovrebbe essere un traguardo sereno. Alla soglia di quasi 77 anni, mia madre, io e la mia famiglia, consapevoli di essere nel GIUSTO e vivendo la propria esistenza nel rispetto per gli altri, abbiamo dovuto subire l’onta di essere trattati come la peggior feccia di questa comunità. In ossequio a tutte le leggi elencate nell’ordinanza, noi siamo cittadini che hanno SEMPRErispettato la legge, pagando le tasse e non entrando mai in contrasto con nessuno. E’ il modo scorretto e altezzoso con cui si attua “L’ESERCIZIO DEI POTERI”, il poco tatto, le decisioni sbagliate, che da una parte favoriscono soggetti in preda ad atteggiamenti poco galanti per raggiungere i propri scopi, mettendo le mani dappertutto e dall’altra parte inevitabilmente danneggiano altre persone che con questo“POTERE ASSOLUTO” non hanno nulla a che vedere, ma si trovano coinvolte e schiacciate. Nel corso degli avvenimenti che si sono susseguiti mi è stato detto (pure essendo la parte lesa) di saper fare solo determinate cose. Non penso che difendere le persone care (senza avere nessun altro “INTERESSE”) da abusi e sopraffazioni sia disdicevole, anzi dovrebbe essere motivo di orgoglio per ogni figlio verso il proprio genitore. Non sono stata abituata ad elargire COLPI BASSI a destra e a manca per farmi spazio nella vita a danno degli altri. Non fa parte del mio vivere quotidiano e non lo ACCETTO. Leggere parole come ORDINA, DISPONE e AVVERTE riferite ad una persona inerme quale mia madre, danno la sensazione di avere di fronte uno scenario di OPPRESSIONE e ONNIPOTENZA. La gratificazione che solleva lo spirito è quella che purtroppo per CHI ORDINA, DISPONE e AVVERTE non esistono ancora fortunatamente per chi si trova in queste circostanze ORDINANZE DI SGOMBERO PER IL LIBERO PENSIERO, altrimenti ci saremmo dovuti difendere anche da queste avversità. Se c’era davvero l’intenzione da parte dell’amministrazione comunale di fare ORDINE in tutta questa confusione e in questa disparità di trattamenti le ordinanze di sgombero dovevano essere recapitate non solo agli inquilini di quella struttura (che ora deve rientrare nella piena disponibilità della pubblica amministrazione e della cooperativa sociale “UN SORRISO PER TUTTI”) ma a tutti quei cittadini che realmente occupano gli alloggi ABUSIVAMENTE (proprietari di abitazioni ristrutturate, acquistate e chi più ne ha più ne metta).
Facendo mente locale e ricordandoci dei TITOLI CHIEDO: “SE MIA MADRE NON HA TITOLO PER OCCUPARE L’ALLOGGIO, QUESTE PERSONE QUALI REQUISITI O PRIORITA’ HANNO RISPETTO AGLI ALTRI? DOV’E’ FINITO IL PRINCIPIO FACENTE PARTE DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA CHE “LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI? NELLA NOSTRA COMUNITA’ NON ESISTE. E’facile, molto facile adottare il semplicismo nei modi di essere e di porsi. Personalmente credo che quanto ci sia una problematica da affrontare e risolvere, soprattutto quando si ricoprono cariche pubbliche e si presenta una situazione come quella che stiamo vivendo non bisogna voltare lo sguardo dall’altra parte. NON E’ DA UOMINI, NON E’ CONVENIENTE E SINCERAMENTE NEANCHE LODEVOLE. All’inizio di questo capitolo, quando chiedevo spiegazioni su quello che stava accadendo e su quello che si intendeva fare, mi è stato sempre risposto che non c’era nessuna preoccupazione e che l’intenzione di realizzare una CASA FAMIGLIA PER ANZIANI nella struttura dove abita mia madre era solo UN’IDEA tra le tante.
Con grandissima delusione ho scoperto, andando avanti che era stato già tutto pianificato e deciso da tempo, senza riguardo per nessuno. Ricredersi su valori come l’amicizia, i legami di parentela, la stima e il rispetto può essere devastante, ma allo stesso tempo può rafforzare la personalità e il carattere. Sono stata messa di fronte a commenti, opinioni e consigli gratuiti su questa storia, che hanno veramente del nefando per la qualità e il modo di espressione. Persone che solo per il gusto (privo di sanissima buona educazione) di dire la loro, si atteggiano a PADRONI DEL MONDO e che l’anziana signora, scaraventata in tutto questo, suo malgrado, deve lasciare libero il locale occupato senza mezzi termini. Oppure che si devono stringere i tempi per iniziare i lavori sulla struttura e quindi “L’INTRALCIO DEVE ESSERE RIMOSSO SUBITO”. Ho deciso “SOLO ED ESCLUSIVAMENTE” per la salute mentale e fisica di mia madre che è stata già sottoposta a dura prova di mettere la parola FINE a questo bruttissimo incubo. Dimostrando di saper fare ben altro, abbiamo finalmente con grandissimo sacrificio, spirito di abnegazione e orgoglio trovato una soluzione definitiva per lei, concretizzando quello che ci eravamo prefissati da tempo. NON DIMENTICO quello che è stato fatto e il disagio che abbiamo dovuto fronteggiare. Nella mia vita ho vissuto situazioni peggiori, guardando sempre in faccia la realtà delle cose e senza mai nascondermi dietro ai problemi. Alle persone della TERZA ETA’, che saranno i destinatari di questa “nobile iniziativa di rilevante utilità sociale e di superiore interesse pubblico” auguro tutto il bene possibile, che avrei voluto fosse stato destinato anche ad un’altra “PERSONA ANZIANA”.
“Risposte concrete assistenza e ospitalità” non rimangano “parole vane”, ne risponderanno le coscienze. Agli ideatori del progetto, alla Pubblica Amministrazione e alla cooperativa sociale UNSORRISO PER TUTTI auguro un buon lavoro e spero che possano dormire sonni tranquilli, quelli che non ho potuto fare io purtroppo in questa calda estate 2007. A volte scegliere di placare gli animi, invece di proseguire con alterigia e provocazione può essere molto più salutare ed espiatorio per tutti. “DIO E’ PIU’ RIGOROSO DEGLI UOMINI, MA PIU’ INDULGENTE” (Manzoni)